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Che il cibo sia la tua medicina, e che la medicina sia il tuo cibo

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Su suggerimento di @Pandora.

Come mai sembra aumentare a dismisura il numero di celiaci o di persone che non tollerano il glutine? Da un lato aumenta la capacità di diagnosi di casi di celiachia, dall’altra c’è chi punta il dito sul tipo di alimentazione e in particolare sulla qualità del grano che si mangia comunemente oggi.
Iniziamo con due brevi descrizioni proposte dall’AIC (associazione italiana celiachia) che permettono di farsi un’idea su cosa sia la celiachia e cosa il glutine  e dalla stessa fonte la diagnosi e quindi anche la frequenza di celiachia nel mondo e in Italia.
Molto importante il Vademecum proposto sempre dall’AIC datato 2008: nelle prime 80 pagine abbiamo un’ampia panoramica sulla frequenza di casi e il ruolo dei geni e dell’ambiente.
Lo Stato eroga gratuitamente prodotti dietetici senza glutine alle persone a cui viene diagnosticata la celiachia: una delle associazioni che si occupano di celiachia e intolleranza al glutine ha realizzato questo articolo (parte prima e parte seconda) che riepiloga i tetti di spesa nazionali, fissati dal D.L. del 04/05/2006.
Questo sussidio può essere anche una delle cause dello squilibrio del mercato del senza glutine: Mario Piccirillo su Linkiesta e Giulia Annovi su Wired discutono sul nascente mercato e business dei prodotti gluten free.

Immagine tratta da pdpics.com


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