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Cosa è hookii e cosa vuole diventare

Cosa è hookii e cosa vuole diventare

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Se volete una guida sul modo in cui si sta sviluppando la discussione, ecco un riassunto dei filoni principali del discorso nei commenti.

Come vi abbiamo preannunciato, qualche giorno fa ci siamo incontrati: chi? Beh, @icommentidelpost, @lara, @martina e @pinaz81 (piccola digressione: perché pinaz? Perché in quest’ultimo mese ci ha dato una grossa mano nell’analisi delle statistiche riguardanti il sito, e perché da qualche tempo ha cominciato ad aiutarci nella gestione dell’account hookii di twitter).  Ci siamo incontrati per parlare a quattrocchi di cosa è e cosa sta diventando questo sito che ci siamo trovati fra le mani quasi senza accorgercene. Così ci siamo chiesti, ma esattamente cos’è hookii? Cosa vorremmo che diventasse? E le persone che ogni giorno lo rendono vivo come sperano che sia?  E come possiamo rendere concreto tutto questo?

Ecco di seguito la sintesi di cosa ci siamo detti.

 

Cosa è hookii?
hookii è nato quasi per caso, come un sito internet che raccoglie notizie e permette di commentarle.
Di fronte al problema della gestione dei commenti su internet, spesso i siti di informazione risolvono la cosa in maniera sbrigativa, isolando od eliminando gli spazi di confronto presenti nei quotidiani online. La nascita di hookii è il tentativo di dimostrare che i commenti possono essere una risorsa e non un problema.
hookii vuol dire commentare bene. Vuole essere uno spazio libero su internet, in contrapposizione a quelli compartimentati legati a questa o quell’azienda (che si chiami google, facebook o twitter). Un sito che possa rappresentare un luogo di discussione e di approfondimento senza censure, ma al contempo senza quel rumore di fondo e quell’aggressività, che sempre di più sembrano caratterizzare i social network e gli spazi in calce agli articoli. Questo scopo vorremmo raggiungerlo grazie all’automoderazione, facendo sì che siano gli stessi commentatori a indicare la strada grazie al loro comportamento.
hookii è un aggregatore di notizie in cui la linea editoriale è realizzata grazie alla segnalazione dei lettori sui temi e sugli articoli che ritengono più interessanti. Non ha la necessità di ricercare il titolo ad effetto o la storia scabrosa ed è al di fuori delle logiche di profitto immediato cui devono sottostare i grandi progetti editoriali per garantirsi la sussistenza.

Lo scopo di hookii è quello della valorizzazione del commento, che nel dibattito attuale viene spesso percepito come un fastidio necessario (ad incrementare le visite a scapito della qualità) ma che secondo noi può avere dignità pari all’articolo a cui si riferisce, se adeguatamente valorizzato. Un commento può integrare il tema trattato, può servire per puntualizzare e correggere, può essere spunto di sarcasmo ed ironia, ma può anche essere il giusto viatico per mettere in discussione il proprio punto di vista. Un qualsiasi lettore può essere fonte di informazione quanto l’autore dell’articolo oggetto di commento: quello che pensiamo possa servire è una struttura alla base, che permetta di sviluppare un approccio critico e costruttivo alle opinioni e ai contenuti. In questo modo è venuta a crearsi una comunità di persone eterogenea che condivide i propri punti di vista, arricchendoli sulla base delle diverse competenze.

Cosa pensiamo sia necessario
Tutte queste son bellissime parole, ma in pratica?
In pratica, per sviluppare e migliorare il sito, pensiamo siano necessarie innanzitutto diverse migliorie dal punto di vista tecnico, che lo rendano più fruibile per chi lo usa e più facilmente gestibile per lo staff. Per questo vorremmo affidarci ad un supporto professionale che, a fronte di un progetto preciso, venga pagato per la realizzazione delle modifiche alla struttura già esistente. Ma è necessario avere dei fondi.
Come si fa a reperire e gestire dei soldi in modo legale? La soluzione più semplice e conveniente che abbiamo individuato è creare un’associazione culturale senza fini di lucro che amministri la parte tecnico-burocratica del sito.
Con questa tipologia di associazione avremmo la possibilità di ottenere fondi (da crowdfunding su progetti specifici, donazioni volontarie, sottoscrizioni o meccanismi di affiliazione), di pagare poche tasse (quasi 0, incredibile ma vero), oltre a garantire una stabilità economica e giuridica al sito.
Il grado di complessità dell’associazione (sempre che si decida di percorrere questa strada) dipende molto dall’evoluzione del progetto, può iniziare in forma molto piccola, proprio come è nato hookii, e svilupparsi secondo le necessità.
Ovviamente nel corso del nostro incontro abbiamo discusso, abbiamo immaginato, abbiamo provato a trovare soluzioni, ma il sito è di tutti e vorremmo discuterne con tutti voi.

Quindi: a voi la parola!

imgo

Nell’immagine: una signora con le scarpe nere, una con le scarpe blu che sembravano nere e un tizio con delle scarpe da hipster. Opera propria, licenza CC-BY-SA 4.0.


Dai commenti (che sono tanti, con tanti filoni di discussione)

@Alan Cowan vuole eliminare disqus e creare un’alternativa, @Piwakkio rilancia, va sul tecnico e propone un sistema di commenti alternativo a disqus e opensource
@pinaz81 suggerisce un elenco di possibili modifiche tecniche (da integrare, e sotto questo commento c’è chi lo fa).
Come si fa a fare un’associazione? E lo statuto? @duffogrup fa partire la discussione con uno spunto.
Intorno a questo commento di @Roberto Sciascia si sviluppa un discorso sulla trasparenza: deve essere totale? Bisogna fidarsi? Come si deve realizzare?
@Erni fa delle considerazioni interessanti su come dovrebbe svilupparsi hookii per migliorare sul serio.
@Beverly Tozier solleva la questione della linea editoriale e dell’organizzazione redazionale.

Poi niente, @lara parla delle sue scarpe.

 

 


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