un sito di notizie, fatto dai commentatori

Cosa è successo negli ultimi 3 mesi nel panorama delle TLC italiane

0 commenti

A cura di @pinaz81.

La recente fusione di Wind e 3 Italia, con la nascita del primo operatore italiano per numero di SIM e subordinata dalla Commissione Europea all’ingresso di un quarto operatore di telefonia sul mercato italiano, ha innescato la risposta di TIM, che sta per lanciare un secondo brand per contrastare l’imminente arrivo in Italia di Free Mobile della francese Iliad.

Ne ha parlato recentemente l’AD di TIM Cattaneo, come riporta questo articolo del Corriere delle Comunicazioni, anche se l’operazione di TIM era già stata anticipata nello scorso autunno. L’intenzione sarebbe quella di creare un operatore, il cui nome è ancora ignoto, che vada ad occupare la fascia bassa del mercato, la stessa che andrà ad aggredire presumibilmente il nuovo entrato Iliad a partire dalla seconda metà del 2017: attivazione e servizio clienti online ed un numero limitato di negozi per il secondo brand di TIM, come riporta UpGo.news.

La nascita della nuova società Wind Tre porta cambiamenti anche nella gestione delle reti di telefonia: la società guidata da Maximo Ibarra ha infatti annunciato che affiderà la gestione della sua rete alla cinese ZTE, che assumerà circa 2500 persone in Italia, a fronte dei tagli che verranno operati dalle compagnie che perdono la commessa. In precedenza infatti le reti di Wind e 3 erano gestite da Huawei, Nokia ed Ericsson, che nei giorni scorsi ha annunciato ulteriori 400 esuberi, oltre ai 1000 già previsti.

Tagli ed esuberi che sta affrontando anche Wind Tre: il 18 novembre, a pochi giorni dall’ufficializzazione della Joint Venture tra Hutchinson e Vimpelcom (le società che controllavano 3 e Wind), le cifre che circolavano nelle indiscrezioni di stampa erano tra i 600 e i 1500 esodi volontari. Gli esiti degli esodi volontari, come riporta un comunicato Fistel di fine dicembre, si avranno probabilmente a fine febbraio.

Nel frattempo Fastweb, che opera anche nel settore mobile ed era interessata all’acquisto di torri e frequenze che Wind e 3 lasceranno libere, ha presentato un ricorso alla UE per bloccare la fusione dei due operatori (avvenuta a fine 2016).

 

Immagine da MaxPixel.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.