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How statistics lost their power – and why we should fear what comes next [EN]

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A cura di @Sol Invictus.

Poco prima delle elezioni presidenziali americane, uno studio ha trovato che il 68% dei simpatizzanti di Trump non aveva fiducia nei dati economici forniti dal governo federale. Nel Regno Unito, una ricerca ha scoperto che il 55% della popolazione crede che il governo stia nascondendo la verità riguardo al numero di immigrati che vivono nel Paese.
Il sociologo William Davies parte da questi dati per esaminare il discredito di cui godono le statistiche.
Dopo aver riassunto la storia e l’uso della statistica, dall’Europa del XVII secolo ai giorni nostri, Davies mostra come quello che era un punto di forza delle statistiche, la produzione di dati standardizzati ad uso di Stati centralizzati, ora è causa di discredito.
I Big Data sono l’alternativa o il complemento alle statistiche, ma l’opacità sul loro uso è uno dei problemi delle democrazie contemporanee.
L’articolo è un long read del Guardian, disponibile anche in streaming e podcast,ed è uscito tradotto in italiano sul n.1195 di Internazionale, insieme a un articolo del New Scientist (solo a pagamento).

Radio3 ha dedicato la settimana dal 13 al 16 Marzo ai numeri.
In particolare, Radio3 Mondo si è dedicato ai numeri dell’immigrazione, della sicurezza, della macroeconomia e della ricchezza (puntate disponibili anche in podcast).
Radio3 Scienza ha dedicato una puntata al PIL, ai numeri dei terremoti e a quelli della salute (anche in podcast).

 

 

Immagine di Kransky via Wikimedia Commons, CC BY-SA 3.0


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