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Il salvataggio delle banche locali e l’ignoranza degli investitori

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Su suggerimento @H_aut.

Un paio di settimane fa il governo ha varato un decreto per salvare quattro banche locali (Banca Marche, Etruria, Ferrara, Chieti) dalla sicura bancarotta. I soldi per non farle fallire ce li metteranno, in gran parte, i grandi istituti bancari (Unicredit, Intesa e UBI). Sembrerebbe una cosa positiva perché si è tutelato il posto di lavoro per molte persone e si sono salvati i depositi dei correntisti (bail in di cui abbiamo parlato giorni fa).
A rimetterci però saranno i tanti investitori, circa 130 mila, che avevano investito in titoli che ora non valgono più nulla. Ora che sale la protesta di questi piccoli risparmiatori e che monta la polemica politica, grazie anche al M5S, il Governo pensa di mettere a disposizione circa 100 milioni per risarcire gli sfortunati investitori.

Al di là della malafede delle banche, che deve essere punita, è giusto risarcire con soldi pubblici, anche solo parzialmente, coloro che non hanno saputo tutelare i loro soldi?

 

Immagine in pubblico dominio da pixabay


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