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L’estinzione della megafauna sudamericana

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Su suggerimento e a cura di @Ander Elessedil

Fino a circa 12.000 anni fa nel continente americano erano presenti decine di specie di grandi mammiferi. Fra essi bradipi alti tre metri, orsi molto più grandi degli odierni grizzly e giaguari giganti. Le evidenze scientifiche hanno mostrato una veloce estinzione di queste specie avvenuta in concomitanza con l’invasione del continente americano da parte del genere Homo, ma negli ultimi anni i tempi della colonizzazione umana in America sono stati retrodatati di alcuni millenni, arrivando ad almeno 15.000 anni fa, allungando a più di 2.000 anni la coesistenza fra il genere Homo e questa megafauna.

Per raccogliere altre informazioni il biologo evoluzionista Alan Cooper ha sottoposto a datazione e sequenziato il DNA mitocondriale di un centinaio di fossili ritrovati in Patagonia. In questo modo ha potuto stabilire con una certa precisione la data dell’estinzione della megafauna, con un margine di errore di poco più di un secolo, e ha potuto correlarlo con un breve e rapido periodo di riscaldamento globale, come spiega questo articolo su ScienceMag. Sembra quindi che la concomitante presenza di un veloce riscaldamento globale e di una certa pressione antropica abbiano causato un declino di quasi tutte le specie sudamericane di megafauna.

Questo articolo su Le Scienze tratta della stessa ricerca aggiungendo ulteriori particolari.

 

Immagine da Wikimedia Commons


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