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Un dibattito sulla fisica del tempo [EN]

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Su suggerimento di @ice

Quando si parla della natura del tempo, i fisici sono ancora in alto mare. Il Modello Standard ci dice che le leggi della fisica sono simmetriche rispetto al tempo, cioè funzionano benissimo in una direzione e nell’altra senza privilegiarne una. La Relatività Generale si spinge oltre: ci spiega che nell’universo non esiste un “adesso” e che passato, presente e futuro sono ontologicamente equivalenti. È il concetto di “block universe”, che alcuni fisici paragonano ad un film su DVD: lo spettatore percepisce un susseguirsi di eventi, ma la realtà è che l’intero film è immagazzinato nel DVD, dall’inizio alla fine, immutabile.

Eppure, nonostante questo, il tempo lo percepiamo benissimo: questa equivalenza tra passato e futuro ci suona sospetta perché ci ricordiamo il primo ma non il secondo, e anche perché sembra evidente che dalle uova vengono le frittate ma che il viceversa è parecchio più raro. Ed è per questo che alcuni fisici (tra cui Lee Smolin, l’autore dell’ottimo “Time Reborn”) sostengono che le cose devono stare diversamente.

Un bell’articolo di Quanta Magazine ci racconta un po’ di questo dibattito, con una panoramica molto accessibile su entropia, Big Bang, inflazione cosmica, tempo che si muove in più direzioni contemporaneamente. Ed Aristotele.

Immagine da pixabay.

 


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