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Sei Nazioni, atto secondo: Italia – Irlanda

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A cura di @MMM.

Quelle che si presenteranno allo Stadio Olimpico di Roma sabato alle 15 sono le due squadre che forse hanno performato nella peggior maniera durante la giornata inaugurale. L’Irlanda, che in autunno aveva vinto contro Australia e All black, ha perso ad Edimburgo contro la Scozia regalando di fatto un tempo agli scozzesi. Da segnalare tra l’altro una meta scozzese nata da una “furba” in touche.
D’altra parte anche per l’Italia la prima partita è stata deleteria, portandosi via le poche certezze che sembrava aver portato il nuovo corso di O’Shea (il nostro CT è irlandese). Infatti i test match di novembre sembravano aver infuso la convinzione che l’Italia potesse reggere sia mentalmente che fisicamente gli 80 minuti. La prima non è andata bene (qui gli highlights con tanto di saluto del presidente Mattarella).

Le formazioni annunciate: nonostante i problemi in mediana (Sexton fuori) l’Irlanda non cambia quasi nulla, confermando anche le pericolose seconde linee (c’è il giocatore più alto del torneo tra gli irlandesi).
L’italia invece cambia un po’ di più. Tra gli avanti Ghirardini per Gega (i due per il nostro CT sono pari performanti), Van Schalkwyk per Biagi che va in panchina (Furno, per infortunio è ritornato con le franchigie) e il ritorno di Favaro al n°7, con l’ottimo Mbandà spostato a 6, mentre in panchina va Steyn. Mediana confermata nonostante un Gori non impeccabile, mentre tra i trequarti cambio di Esposito per Bisegni (non convocato). Allan (e soprattutto Campagnaro) ancora in panchina, sperando di poterli utilizzare quando le squadre saranno più stanche.

Qui infine il solito commento di Vittorio Munari sulla prima giornata del Sei Nazioni e una nuova polemica: gli spazi vuoti allo Stadio Olimpico nella partita di domenica scorsa.

 

Immagine di Paolo Camera via Wikimedia Commons, CC BY 2.0


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