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Ucraina, la febbre dell’ambra.

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A cura di Conchita.

National Geographic propone un articolo sull’estrazione abusiva di ambra in alcune zone del paese che, tra corruzione e violenza, sta trasformano i boschi di pini e abeti in devastati paesaggi lunari:

Quando l’estrazione di ambra avviene su larga scala, il territorio ne risulta profondamente modificato. Acri e acri di foresta sono tagliati a raso mentre le terne, particolari macchine escavatrici, scavano canali fino a raggiungere una fonte d’acqua, generalmente un fiume.

Enormi matasse di tubi aspirano l’acqua del canale, alimentando pompe idrauliche ricavate dai motori di vecchi furgoni Mercedes con le quali migliaia di cavatori frantumano il terreno.

“È una questione ambientale davvero critica” ha affermato in una intervista rilasciata quest’estate Ostap Semerak, ministro ucraino dell’Ecologia e delle Risorse Naturali “La classe politica deve scegliere tra un guadagno immediato e la tutela dell’ambiente. E i politici spesso prendono decisioni ambientalmente immature”.

Non è chiaro quante migliaia di ettari di territorio siano stati deturpati dall’estrazione illegale di ambra. Il ministro ha riconosciuto che il problema è sfaccettato e non può essere risolto dall’oggi al domani. “Quello dell’ambra è un problema davvero serio e complesso, non solo nel contesto dell’ecologia” ha detto Semerak in un’intervista a novembre. “Ci sono almeno quattro componenti: ambientale, criminale, sociale ed economica”. Strettamente connesse tra loro.

Qui l’articolo completo di fotogalleria.

Immagine da Pixabay.


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