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Wu Ming e la costruzione della storia

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Su suggerimento di @Ergosfera.

Giuseppe Carrara legge l’ultimo libro del collettivo Wu Ming, L’Invisibile ovunque. Un libro che non celebra la Grande Guerra, raccontando storie di evasione e sopravvivenza.

Mentre leggevo “L’invisibile ovunque” di Wu Ming mi girava per la testa, come una cantilena, un famosissimo verso di Wilfred Owen che, ribaltando una nota sentenza di Orazio, recita così: My friend, you would not tell with such high zest / To children ardent for some desperate glory, / The old Lie: Dulce et decorum est / Pro patria mori: non c’è niente, di dolce, niente di decoroso nel morire per la patria. È una vecchia bugia.

Immagine da Wikimedia Commons.


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